Scuola di Medicina Spagirica
A cura del dipartimento Scientifico della Similia
3ª lezione del 1° anno
Epistemologia II
Docente: Dr. Ugo Alberto Caddeo




Indice della lezione


Lezione 1


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Domande al docente

16 L'informazione univoca


Se noi siamo in quattro a dare una comunicazione saremo più veloci che se lo si facesse in due.
Se fossimo in otto ancor di più, è una progressione esponenziale geometrica e non matematica, non aritmetica.
La super-radianza fornisce questo ulteriore concetto: l'informazione univoca.
E qui entriamo nel concetto di malattia.
La malattia in una chiave biofisica la si può considerare come un'alterazione rispetto all'oscillazione di fondo.
Come se ci fossero delle molecole di acqua (una volta che tutto è clusterizzato a livello di sistema, quindi quando tutto il sistema convibra alla stessa frequenza) o se ci fossero delle cellule che ancora oscillano in maniera debole in confronto all'oscillazione dell'informazione rame, o in eccesso o addirittura deviante.
E' una questione di oscillazione deviante.
Se si da "una informazione precisa" e univoca, la frequenza è sempre una (un pacchetto di frequenze relative ad un archetipo preciso) questa informazione è più facilmente recepibile.
L'informato, cioè l'entità, la molecola o l'atomo, "deve" subire, "deve" ricevere la nuova oscillazione, la nuova frequenza.
Se l'informazione, la frequenza è alterata, frazionata, alternativa è più difficile che si riesca ad accettare e recepire questa frequenza. Perché in verità è come se si percepissero frequenze diverse nell'unità di tempo.
Quindi si ha un'oscillazione nella scelta. Quello che poi vedremo anche come concetto di biforcazione.
In una situazione di ambiguità di informazione, il progetto di evoluzione di quel sistema è alterato o ha un'alta possibilità di essere alterato. Perché non è detto che si vada verso il versus della realizzazione di quel progetto.
A livello filosofico, più generale, è come se si potesse perdere il senso di dove si sta andando.
Quindi il pacchetto energetico (la frequenza) è molto meglio che sia altamente univoco.
Questa frequenza del pacchetto informativo è una frequenza che vista in una chiave fisica è come una comunicazione elettromagnetica.
La frequenza è di per sé una modificazione elettromagnetica.
È difficile concettualmente per una fisica accademica accettare che il messaggio informativo esiste a livello elettromagnetico anche se è inferiore al rumore di fondo del cosmo intero. A quella quintessenza che in qualche modo permea l'universo intero.
Siamo a livello minimale di movimento energetico e in verità potremmo avere il massimo risultato possibile con il minimo movimento di energie.
Riprendiamo il concetto della negentropia.
Ma comunque nella fase iniziale, di cambiamento di una reazione qualsiasi chimico-fisica, si ha questa liberazione di energia, e si ha questa fase entropica. Dopo di che l'informazione stessa regola la frequenza della vibrazione della particella in un modo che la normalizza in tutte le sue funzioni ad un livello superiore.
Quindi il livello vibrazionale è cambiato. Nell'armonizzazione migliore delle funzioni interne della particella, della cellula o dell'atomo, questo momento di liberazione di energia è recuperato, regolato dall'informazione stessa.
Tutto questo circolo è energeticamente uno spreco ed un recupero di energia inferiore al rumore di fondo dell'universo.
Le vibrazioni, nel senso di informazioni con un'unità base, sono nettamente inferiori alla vibrazione cosmica di base dell'universo.
Questo ci spiega la frase vista all'inizio:
della fiala e dell'indiretto.
Se la vibrazione è così minimale, assolutamente penetra ovunque. E secondo le ultime visioni cosmologiche, quindi astro-fisiche, sappiamo che l'universo intero non ha vuoto, è un pieno continuo.
E se è un pieno continuo, quello che per noi è un vuoto è invece quella quintessenza che i fisici chiamano così (che è il concetto base nella spagiria ma anche gli astro-fisici la chiamano così) e che permea tutto l'universo.
È quell'argilla del cosmo intero. È quell'argilla energetica, che potrà prendere le forme dei capolavori del cosmo, i pianeti, la natura del pianeta etc.
Questa quintessenza è in qualche modo il tutto dell'energia e il tutto della materia è il tutto di tutte le forme energetiche. Quelle che conosciamo, quelle non conosciamo, quelle che conosceremo e quelle che non ci sarà dato di conoscere.
Quindi se è il Tutto la sostanza fondamentale, la matrice di Tutto, è logico che ha la natura di tutto, e quindi ha capacità informativa immediata, è senza mediatore. Perché è Lei l'informazione stessa di qualsiasi informazione si parli.
Quindi è come dire che l'informazione è un asse continuo tramite questa essenza che permea tutto e che in qualche modo unifica e coagula tutte le parti separate, di tutte le forme simboliche che sono parti separate ma unite a livello archetipico. Ecco il concetto di Mercurio Filosofico Mercurio.
Abbiamo superato la difficoltà del concetto che l'informazione può superare una struttura materiale, fisica come la fiala e quindi abbiamo visto come essa possa essere indiretta.
Perché in verità questo indiretto non esiste è tutto in una forma diretta, che è spiegabile tramite questa essenza universale.

Ritornando a noi abbiamo questo calore informatico, elettromagnetico che rivela i campi in azione dell'informazione stessa.
Quindi un cluster, un campo elettromagnetico è un campo di evoluzione, di cambiamento dato dall'evoluzione stessa.
Quindi l'informazione si rileva tramite i campi elettromagnetici.
Questi campi elettromagnetici ci fanno verificare delle esperienze semplici, ma in contempo, incredibili. Pensiamo ad un campo di grano attraversato dalla brezza, dal vento.
C'è un momento in cui vediamo l'effetto della brezza che passa e anche a livello coreografico vediamo queste spighe di grano che prendono la forma del vento, tornano indietro, la riprendono. Poi di colpo cessa il vento e il campo rimane calmo. Poi di nuovo ritorna il vento con una veemenza magari maggiore o più tenue e quindi si crea una modificazione con questo ondeggiare. Si vedrà una danza diversa da quella precedente e così via.
La frequenza del vento quindi è cambiata, dalla prima volta che abbiamo osservato questo fenomeno sul campo di grano alla seconda volta.
E' come dire che (e qui si entra nella modalità qualitativa e non più quantitativa dell'informazione) ci sono dei momenti in cui la struttura oscillante (qualsiasi essa sia, cellula, particella o atomo) che sta ricevendo l'informazione, la recepisce e modifica la sua oscillazione secondo certe finestre di apertura di frequenza.
Cioè recepisce l'informazione di certe frequenze e non la recepisce ad altre frequenze.
L'informazione quindi deve "porsi" ad un certo livello se vuole essere informante per quella struttura.
Questo deve avvenire ad un certo livello di frequenza, non vuol dire che l'informazione deve cambiare altrimenti sarebbe un'altra informazione.
Allora vuol dire che la frequenza di quella informazione A è sempre identica.
Se io non entro nella finestra dove il campo di grano si muove, quindi è un vento che è "giusto" per quel campo perché spira da una parte della collina che colpisce il campo di grano, se non passa il vento per questa parte della collina e non investe il campo di grano, vuol dire che non era l'informazione giusta per quella struttura.
L'obiettivo dell'informazione non era quella struttura.
E allora se lo vogliamo vedere in un'altra scala, allora possiamo capire la differenziazione delle forme simboliche, perché convibriamo con quelle forme simboliche che in quel momento appartengono all'archetipo che stiamo vivendo.
Quindi reagiamo anche ormonalmente, ci emozioniamo, ci arrabbiamo, ridiamo, piangiamo, gioiamo se una situazione convibra nell'archetipo che noi stiamo vivendo in quel momento e quindi abbiamo la finestra di campo aperta per quella vibrazione ben precisa.
Se no ci passa sopra.
Il fatto per esempio se lo vogliamo vedere in chiave terapeutica, va soprattutto, ma non solo, ad un terapeuta che opera a livello della sfera psichica, quindi uno psico-terapeuta, uno psicanalista, ma anche il medico dell'USLL è condizionato in questo e forse da un lato è ancora più pericoloso perché non ne è quasi mai consapevole.
Ed è il fatto che un terapeuta, come medico, è un essere umano, quindi al di là di fare il terapeuta possiede il momento archetipale, che sta vivendo in quel momento.
Se incontra "per caso" un paziente che in quel momento sta convibrando in uno stato archetipale che è lo stesso stato di quel momento deve stare attento, perché deve entrare in sintonia con lui usando un certo tono di voce se è depresso, ma deve pensare che la cosa non lo riguarda a livello personale.
Nel suo sé ci sono tutte le vibrazioni immaginabili e possibili dell'universo.
Quindi può usare la vibrazione del suo momento archetipale che però non lo riguarda. Il momento critico del rapporto con il paziente-medico, è questo, che il terapeuta può in qualche modo essere condizionato, il terapeuta deve stare attento e usare come arma terapeutica il suo contro-cluster perché è nel suo diritto di sentire delle sensazioni personali su quel determinato paziente, in quel determinato momento. Ciò deve però servire per capire quali vibrazioni, quali forme simboliche, quali archetipi sta comunicando il paziente.
Ma non le deve "vivere" su di se. E il momento critico è quello del fenomeno della proiezione. Il terapeuta sta divorziando dalla moglie e consiglia in buona fede a tutti i pazienti di divorziare.
E' una proiezione micidiale, adesso l'ho detto in forma eclatante, ma anche cose più sottili e da un lato più pericolose, meno eclatanti.
E cosa è la proiezione del terapeuta? E il terapeuta che non sa gestire il suo contro-cluster perché in verità il paziente è nella stessa vibrazione archetipale del momento esistenziale del terapeuta.
Allora ecco che il terapeuta deve essere in grado in qualche modo di chiudere questa finestra di frequenza o comunque essere, meglio ancora, cosciente di avere questa finestra di coscienza quindi il vento che sta passando sul suo campo come sta passando sul campo del paziente.

Quindi, anche, può utilizzare l'informazione che arriva del paziente, l'importante è che non condizioni il paziente e il livello terapeutico.
Poi i pazienti sono i primi che sono maestri di vita per il terapeuta; però l'importante è che si non voglia essere maestro di vita per il paziente secondo il proprio percorso, è lui il maestro di se stesso. Noi possiamo fornire le frequenze giuste per il suo percorso.
Ecco che allora abbiamo la modulazione di campo.
Il campo elettromagnetico di partenza si sta modulando in una nuova fase.
Tutta la cellula, ha le stesse identiche funzioni a tutti i livelli, però con un versus, con un senso differente perché la finestra era aperta troppo per quell'informazione. Quindi l'informazione è entrata nella sua finestra e ha modificato la sua oscillazione e quindi la consapevolezza della cellula.
Si crea una modulazione nuova del campo elettromagnetico di tutta la cellula. A livello, magari non quantitativo ma qualitativo, la cellula e le qualità delle sue funzioni sono modificate. È come se avesse un di più di consapevolezza nel senso nel quale la cellula è interessata. Quindi tutto questo discorso ci dimostra che esiste un sistema di regolazione in modo lineare, non quantitativo.
Non ci interessa l'intensità della vibrazione. Ed è qua che è in gioco l'omeopatia, il concetto omeopatico (che per l'epistemologia accademico-ufficiale non potrà mai essere accettato).
L'agopuntura è quasi accettata perché nell'accademia ufficiale che troviamo differenze potenziali, "guarda caso" dove ci sono i punti dell'agopuntura.
Quindi c'è sperimentalmente qualcosa a cui la scienza ufficiale non può altro che piegarsi e che empiricamente combacia con le sue teorie. Non ha capito come mai settemila o ottomila anni fa delle persone, considerate dalla scienza ufficiale, barbare, siano riuscite ad arrivare ad avere la consapevolezza di questi campi elettromagnetici che si modificano, là dove ci sono questi punti della agopuntura.
Comunque empiricamente c'è un qualcosa che attesta e quindi tutta la struttura epistemologica dell'agopuntura non è in contrasto con l'epistemologia ufficiale, accademica se non andiamo a toccare il campo simbolico che abbiamo visto in precedenza, che sia astrologico o altro non importa.
L'agopuntura è inconcepibile, ma a livello fenomenologico è accettata dalla scienza accademica.


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