Indice della lezione
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Domande al docente
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15 Esperienza e comportamento
Abbiamo visto la stabilità del fenomeno nel tempo, quindi la memoria
e questo dimostra che la modificazione che permane è una forma
di ampliamento di dati.
Questo vuol dire che anche la particella subatomica, via via fino all'essere
umano, ci dà la percezione, già del concetto di evoluzione,
o meglio del concetto di consapevolezza interiore.
La particella subatomica che incontra la particella subatomica che ha
incontrato 3 miliardi di anni prima, ha una certa reazione, e oggi dopo
3 miliardi di anni la stessa particella subatomica incontra un'altra particella
subatomica identica a quella particella con cui ha fatto una reazione
3 miliardi di anni prima. Può scegliere di interagire con quella
particella subatomica B, mettiamo, che è identica a quella particella
che aveva incontrato 3 miliardi di anni prima nella stessa maniera di
3 miliardi di anni prima, oppure può scegliere di comportarsi secondo
leggi fisiche, ma in modo differente, seguendo una strada differente,
con una particella che è identica a quella di 3 miliardi di anni
prima.
Quindi possiede un grado di libertà maggiore perché, l'esperienza,
quindi la vibrazione di 3 miliardi di anni prima, che ha incamerato in
sé in eterno, le dà la possibilità di dire:
- Sì mi piace, mi è piaciuto il ricordo, l'esperienza
che ho avuto, mi è piaciuta e la voglio ripetere.
- No scelgo di provare qualche cosa di nuovo.
Ma questo è dato perché ha avuto l'esperienza prima. Ma
se non avesse avuto quell'esperienza sarebbe stata condizionata un po'
di più, nel prendere una pista piuttosto che un'altra secondo la
natura di quelle particelle. Quindi la memoria fornisce una coscienza
che libera dal fattore tempo, perché avere una coscienza che rimane
per sempre fornendo questo grado di libertà maggiore.
Questo ci riaggancia al discorso dell'acqua: l'interelazione tra la super-radianza
e le molecole del soluto. E' molto importante questo discorso che riguarda
la comunicazione, se si pensa bene.
Ricordiamoci della clusterizzazione, questo processo dinamico che permette
anche alle particelle più periferiche (più periferiche a
livello di spazio, quindi anche relativamente al tempo) rispetto a quella
reazione (a quella esperienza della nuova informazione) di essere comunque
influenzate da questa comunicazione di omogeneizzazione della frequenza
oscillatoria, generata dall'elemento primario (il corpo di rame che abbiamo
visto prima). A poco a poco, tramite le sue consorelle molecole e quindi
le sue consorelle particelle sub-atomiche, tale informazione giunge fino
all'estrema periferia, tramite la super-radianza.
La super-radianza ricordiamo essere un concetto di comunicazione vibrazionale.
Perché più il gap (la differenza tra una oscillazione e
l'altra) è minimo, più facilmente entrano in comunicazione,
fino a che arrivano all'identificazione, all'identità dell'oscillazione,
cioè diventano un'unica oscillazione, ovvero vi è l'unisono.
Sarà ben difficile che le particelle che oscillano nel cluster
N°1, riescano a omogeneizzare alla loro oscillazione quelle particelle
del cluster N°3. Perché il gap di oscillazione è ben
maggiore che con quelle del cluster N°2.
Quindi riusciranno ad omogeneizzare l'informazione del corpo di rame,
quelle del cluster N°2, prima del cluster N°3. A questo punto
quelle del cluster N°3 incominciano ad oscillare con un gap meno importante
di prima, in confronto a quelle che avevano nel cluster N°2, fino
a che siano adeguate per essere riconosciute da quel cluster che non è
più N°2 ma è diventato N°1.
E quindi convibreranno anche loro insieme al cluster N°1 e diventano
cluster N°1 e così via.
La comunicazione diventa sempre più facile e più plastica
e veloce nel momento che la vibrazione è sempre più vicina
all'identità, quindi c'è meno differenza frequenziale.
Ovvero più è elevato l'adeguamento e più l'unisono
diviene veloce, avviene con minor spreco di energia, minor entropia e
nello stesso tempo porta alla possibilità di adeguare l'informazione,
in modo esponenziale.
Cioè è ancora più veloce a livello di tutto il sistema,
a condizionare la nuova informazione di quel sistema.
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