Scuola di Medicina Spagirica
A cura del dipartimento Scientifico della Similia
I lezione del I anno
ETIMOLOGIA ED EPISTEMOLOGIA
Docenti: Dr. Roberto Colautti; Dr. Alberto Rampino; Marco Vittori; Fabio Patruno; Stefano Stefani




Indice della lezione


Indice delle figure


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Domande al docente

4 C  I Tre Principi Filosofici.

I tre Principi Filosofici sono velati principalmente dai tre simboli più famosi dell'alchimia: Solfo, Mercurio e sale.

4 C1   Solfo Filosofale.

REGNO ANIMALE
Al principio SOLFO appartengono per esempio, nel mondo vegetale, gli oli essenziali della pianta (gli "olea" di Paracelso), quello che gli egizi chiamavano la secrezione degli dei e anche la principale causante del profumo. Principio di causa in quanto il desiderio e il rifiuto (per chi conosce questi termini RAGA e AVIDIA) hanno spesso l'olfatto come canale sensoriale preferenziale.
Solfo Filosofico Solfo filosofico
Del suo simbolo potremmo dire che è il fuoco (triangolo) che domina (sopra) il gioco dei complementari (la croce del sacro equilibrio, unione dei simboli analizzati precedentemente).
Ricordiamo che nel simbolo di Venere Venere è il cerchio a dominare la croce.

Il simbolo di Antimonio è l'inverso di Venere (la croce sul cerchio).

Il simbolo di Marte un tempo era l'inverso di Venere ma con la croce a quarantacinque gradi (rispetto a Medio Cielo - Discendente) sul cerchio, ora è così Marte. Secondo la correlazione con gli archetipi geroglifici abbiamo il simbolo dell'Aquila:
AQUILA DIURNO MASCHILE ATTIVO CARDINALE Aquila
Secondo il sistema ebraico la lettera Alef Alef

Nel regno vegetale è rappresentato principalmente dall'olio essenziale che è soggetto a evaporazione. Sublima facilmente interessando l'olfatto e penetrando nel SANCTA SANCTORUM, "la Camera degli Sposi Filosofali" e interessando il Talamo.
Inoltre la separazione dell'olio essenziale dal contesto degli altri elementi produce una serie di problematiche di stabilità giacché gli oli essenziali sono soggetti per esempio a ossidazione come mostra il dott. Angelini nel n° 78 di Kemi Hathor 1e2.
Nel momento in cui si somministrano oli essenziali in dosi ponderali così come sono, si va a far risuonare in modo troppo violento queste parti che sono molto sottili, le si offende facilmente. Queste frequenze olfattive così sottili hanno una connessione diretta con il cervello attraverso filamenti.
L'olio essenziale in realtà per via interna andrebbe utilizzato in dosaggio "omeopatico", cioè bassissimo. Infatti in una tintura madre, l'olio essenziale è presente in diluizione bassissima. Lo stesso vale per l'oleolito. C'è una concentrazione leggermente maggiore che è dovuta al fatto che l'oleolito agisce molto aromaterapeuticamente. Chiaramente gli oli essenziali rispettano queste regole di dosaggio, di quantità e/o anche di non essere separate dal contesto della pianta. Il miglior impiego per la quintessenza è infatti aromaterapico (o nei casi acuti). Ma anche laddove si presenti la necessità di attivare un fuoco che domini la materia, in analogia con il principio Solfo.
Quando questi effluvi attraverso il Sancta Santorum, per inalazione aromaterapica o attraverso l'odore e sapore della tintura che si beve, quando si entra in contatto con questa realtà olfattiva si risveglia l'archetipo Solfo in tutte le sue accezioni. Quindi si interviene sul piano causale che nell'individuo è il sentimento-radice del suo desiderio non-desiderio. Questo è limitato e guidato dalla sua polarità. Dalla sua legge morale interna. Quindi sto interagendo con il piano morale.
Il SOLFO rappresenta il Principio Spirituale, nell'individuo umano il Piano Causale (morale), il Corpo Solare. Secondo tale concezione, se la scintilla divina non ha un'anima propria e un proprio corpo tornerebbe immediatamente al piano dell'Ente Superiore, al Grande Fuoco. Infatti il SOLFO, o la parte ESSENZA, separata da un corpo, di qualsiasi natura esso sia, non è in grado di mantenere le sue virtù (terapeutiche). Le virtù cambiano e possono anche diventare "veleni" per l'uomo e per gli animali. L'olio essenziale infatti, se separato dal piano MERCURIALE e SALINO chimicamente si trasforma sotto l'azione dell'ossigeno (che è un fuoco) o semplicemente sublima con estrema facilità. Sul piano "morale" e "spirituale" il rimedio spagirico egizio lavora con dosi omeopatiche rispettando le proporzioni suggerite dalla natura e presenti al momento del raccolto nei modi, tempi e luoghi adatti. Con il metodo egizio di lavorazione gli oli essenziali non vengono mai separati dal contesto generale della pianta. L'olio essenziale può essere presente nel rimedio nella percentuale tra lo 0,1% (=1/1.000 = 2CH) e 0,001% (=1/100.000 = 4 CH). In media avremo lo 0,01% =1/10.000 ovvero 1 parte di informazione su 10.000, come in una bassa diluizione omeopatica.

In questo modo il Preparato Spagirico porta informazione al piano sulfureo (SOLFO) della persona. "L'atteggiamento nei confronti della vita" muta gradualmente con il mondo onirico e questi due aspetti della vita, con il loro mutare o no, sono spesso guida e riscontro per il terapeuta che comprende se il rimedio sta agendo come sintomatico (a livello fitoterapico) o se l'azione spagirica si è innescata e condurrà allo stroncamento della disfunzione. Essendo lo Zolfo un Principio e un Fuoco, nel giusto dosaggio naturale, porta luce e calore e proprietà divine o "virtù". Se il rimedio sta agendo come sintomatico allora i benefici fitoterapici cesseranno presto, oppure i sintomi si ripresenteranno alla prima occasione, oppure ancora, inspiegabilmente, le proprietà dimostrate in laboratorio di questa o quella pianta, su questo o quell'individuo non si manifestano attive.
Ecco perché gli oli essenziali non si usano che raramente in dose massiccia. Tanto è vero che l'aromaterapia ha avuto un fallimento proprio perché utilizzava gli oli essenziali puri.
Se avessero utilizzato Quintessenze alchemiche (ognuna con il suo proprio alcool autoctono e i propri sali minerali che servono a mantenere stabile il tutto) non avrebbero avuto questi problemi secondo noi, il corpo non si sarebbe sentito aggredito da un aspetto troppo caustico e squilibrato, sia pure in senso sulfureo.

Quando noi parliamo di Solfo Filosofale parliamo del principio secondo il quale si forma la Volontà. La Volontà del Sé, non il desiderio. Come dice Giuliano Kremmerz in un testo famoso (La Scienza dei Magi), bisogna ben distinguere tra la Volontà e il desiderio. E quale sia, dice Kremmerz, il confine tra Volontà e desiderio, solo ognuno di noi lo può stabilire di per sé, di momento in momento.
Quando io lavoro con l'olio essenziale, vado a lavorare su questo aspetto. E quindi vado a lavorare su un qualche parte dell'individuo che l'individuo stesso conosce solo a tratti, solo in piccoli momenti della vita. Perch´ quale sia il reale indirizzo che il S´ individuale vuole far intraprendere è evidentemente qualcosa per cui se c'è qualcuno che può giungervi è il soggetto in causa. Perché è dentro di lui.

Ora, tutte le cose che abbiamo detto, si possono applicare benissimo alla parte sulfurea interiore. Ad esempio si è detto che l'olio essenziale separato dal contesto delle altri parti della pianta o si ossida o sublima. Questo vale anche per la nostra forma spirituale. Per la nostra Volontà.
Nel momento in cui creiamo una separazione tra quello che è il volere inconsapevole e quello che è il desiderio consapevole, noi creiamo un Ego. Naturalmente l'ego è una nostra costruzione mentale, sul piano delle cause non esiste. Però sul piano materiale può essere addirittura un grosso ostacolo per il cammino individuale e talvolta collettivo.

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4 C2   Mercurio Filosofale.

REGNO VEGETALE
La pianta e l'uomo stanno tra loro in rapporto di reciproca inversione. Questo rapporto di reciproca inversione è conosciuto da sempre. Per cui ne esce quanto segue:
i fiori, i frutti e i semi corrispondono agli organi genitali umani, cioè all'archetipo Luna.
Le foglie corrispondono ai polmoni e all'archetipo Mercurio.
La corteccia e i rami corrispondono alle funzioni metaboliche renali e all'archetipo Venere.
Il livello del terreno e il fusto corrispondono al cuore e al Sole.
Il colletto e il bulbo della pianta corrispondono funzioni metaboliche tiroidee e a Marte.
La radice media corrisponde all'ipofisi e a Giove.
La radice profonda corrisponde all'epifisi e a Saturno.

Si può per esempio fare una tintura di angelica radice prendendo appunto solo le radici.
Oppure si può fare una tintura di angelica semi. Chiaramente le due tinture avranno effetti diversi.
L'angelica semi lavorata opportunamente ha un tropismo sull'apparato digestivo. L'effetto riguarda l'archetipo Luna e il suo segno zodiacale principale: Cancro - Stomaco - Duodeno - Midollo spinale - Cervello.
L'angelica radice ha un tropismo sul sistema nervoso e sul complesso dell'ipotalamo.
L'angelica naturalmente ha sempre a che fare con i fatti di digestione. Si utilizza spesso però la radice nei casi in cui la persona non "digerisca" le situazioni in senso psichico. Quando si dice: "questa non la ha digerita..." o "non ha digerito qualcosa che non gli è andato giù ..."
Questa è analogia.

Al principio MERCURIALE appartiene la linfa della pianta e il risultato della fermentazione.
È il principio di animazione. È il medio che anima il corpo secondo l'indirizzo spirituale.
Qualcuno la chiama Forza Vitale del piano eterico. Taluni lo chiamano spirito, come chiamano il solfo anima, ed è per questo che in alchimia bisogna stare attenti ad afferrare il contenuto e non le parole che, solo in quel momento e in quel contesto, rappresentano il contenuto.

Quando al simbolo di Venere sovrapponiamo le corna dell'Ariete otteniamo il Mercurio FilosoficoMercurio Filosofico l'ariete è sempre un segno di fuoco ma anche inizio dello Zodiaco e dell'anno astronomico.
La situazione è molto diversa se al posto dell'Ariete sovrapponiamo a Venere una Luna che raccoglie, ne nasce il Mercurio Volgare Mercurio Volgare, è il segno del Toro (esaltazione della luna) sovrapposto alla croce.

Secondo la correlazione con gli archetipi geroglifici abbiamo il simbolo della Civetta:
CIVETTA NOTTURNO FEMMINILE PASSIVO MUTEVOLE civetta
Secondo il sistema ebraico la lettera Mem Mem

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4 C3   Sale Filosofale.

Al principio SALE corrispondono i minerali della pianta e il corpo eterico secondo certe tradizioni, astrale secondo altre, ecc. per farcene un'idea dovremo pensare innanzi tutto che non si tratta del corpo fisico ma del principio che causa la sua strutturazione.
Qualcuno la chiama Forza Vitale del piano fisico.

STAGNO DEI PAPIRI Satgno dei papiri
Secondo il sistema ebraico la lettera Shin Shin

Resta poca fatica per comprendere il simbolo del Sale Filosofale Sale Filosofale che lasciamo meditare a voi stessi dal momento che abbiamo già dato tutti gli elementi per l'analisi.


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Note

1 L'olio essenziale di Imperatoria, è un esempio classico, se io lo separassi dagli altri principi potrebbe trasformarsi in un veleno. Ma se io non separo gli oli essenziali queste trasformazioni non avvengono. Queste trasformazioni avvengono per ossidazione. È con l'estrazione che diviene instabile e si lega facilmente. Si lega con l'ossigeno, nel caso dell'Imperatoria. Torna al testo

2 "L'ossipeucedanina può venir facilmente trasformata in bergaptene, se isolata dal contesto di tutti gli altri principi, e l'imperatorina in xantotossina, isomero del bergaptene, noto componente dell'olio di bergamotto. Se i lattoni si mantengono nel contesto generale della pianta, questa trasformazione non avviene." ... "Isolare il Principio Attivo, significa esporlo a processi ossidativi e trasmutativi, e quindi ad alterare le sue proprietà specifiche" (proprietà specifiche, virtù, moralità). Torna al testo



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